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SULMONA – Le operazioni preliminari si sono concluse nei giorni scorsi e hanno riguardato principalmente lo strato di calcestruzzo dell’infrastruttura. Mentre le verifiche strutturali, almeno una parte di esse, prenderanno il via entro la fine del mese. Comincia a delinearsi il piano d’intervento per il Ponte Capograssi di Sulmona, in attesa dei sondaggi da oltre tre anni, ovvero dal crollo del ponte “gemello” di Genova. Dopo il distacco dei frammenti di cemento, venuti giù lo scorso 20 luglio, l’amministrazione comunale ha accelerato la pratica rimasta nei cassetti di Palazzo per troppo tempo, in attesa del recupero del progetto originario. Sono stati quindi rimossi tutti gli elementi di pericolosità nonchè quelli più a rischio ai fine della tutela della pubblica incolumità. Per la messa in sicurezza però si attendono le verifiche strutturali che dovranno essere necessariamente rimodulate alla luce dei scarsi fondi a disposizione, ovvero 6500 su almeno 25 mila necessari. “Entro le prossime due settimane daremo il via alle verifiche richieste”- annuncia il vice sindaco, Franco Casciani. Da oltre tre anni sosta e fermata sono vietate sull’infrastruttura con tanto di divieto che, di tanto in tanto, viene pure ignorato. Da qui le necessità dei rilievi strutturali poichè quelli statici furono già eseguiti in seguito al terremoto di Norcia. L’incarico affidato nel 2019 alla Spin Off prevedeva un intervento volto ad accertare la risposta statica dell’impalcato in termini di confronto, in campo elastico, con i carichi di esercizio imposti nel periodo di prima costruzione, misurando le inflessioni all’intradosso nelle zone a maggiore sollecitazione. Salvo il recupero di altri fondi, le verifiche si faranno in versione “ridotta”.

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