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SULMONA – La terza fase dell’emergenza pandemica apre un nuovo fronte anche in ospedale. Questa mattina è risultata positiva al tampone un tecnico radiologo che opera nel nosocomio dell’Annunziata, madre del 19 enne di Pettorano sul Gizio, contagiato anche lui dopo essere entrato in contatto con un 30 enne del posto. La procedura di rito è scattata dopo la diffusione della notizia. La donna risulta del tutto asintomatica a differenza del figlio che ha accusato tosse e qualche linea di febbre. Per questo ha lavorato fino all’altro ieri. Dopo l’accertamento della positività è stata isolata e domani alle ore 16 saranno svolti i tamponi sui trenta operatori sanitari in servizio nel reparto di radiologia che conta circa quaranta unità ma almeno dieci si trovano in ferie. Gli operatori sono stati inseriti nell’elenco della rete di sorveglianza attiva e, pur potendosi recare sul posto di lavoro, dovranno misurare e comunicare la temperatura corporea almeno due volte al giorno. “Non possiamo bloccare l’erogazione del servizio e non avendo nessuno di noi una sintomatologia andiamo avanti con l’attività come prevede la normativa”- spiega il primario, Rinaldo Mariani- “nella giornata di domani ci sottoporremo tutti al tampone e in base all’esito ci regoleremo di conseguenza. Abbiamo messo in atto tutte le misure previste e per il momento la situazione è sotto controllo e non desta preoccupazione”. Rispetto ai focolai attivi sul territorio, tenendo conto dell’uso di dispositivi e del rispetto delle distanze fisiche in ospedale, il nuovo fronte sembra controllato. Intanto continua il caos per lo svolgimento dei tamponi nella zona del pre-triage collocato in viale Mazzini. Anche questa mattina si sono registrati disagi alla circolazione veicolare con ovvio imbarazzo per gli utenti che si sottopongono al test nel gazebo allestito nel piazzale dell’ex pronto soccorso. Una situazione che rasenta il paradosso, già segnalata e denunciata da Catia Puglielli, referente task force del Tribunale della Sanità che aveva chiesto un’area attrezzata per il triage. Ma le criticità non si contano sulle dita di una mano: dal rispetto dei percorsi alla carenza di organico che fa capo al Dipartimento di prevenzione fino ad arrivare alle liste di attesa che restano lunghe. La Puglielli assieme al sindacalista Uil, Mauro Nardella, aveva chiesto anche di dotare l’ospedale di Sulmona di un macchinario per processare i tamponi, almeno quelli per pazienti con sintomatologia, per abbattere i tempi e accelerare lo svolgimento dei test in ospedale e sul territorio.

Andrea D’Aurelio

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