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SULMONA – Sarà una tornata elettorale tutta particolare quella di domenica 20 e lunedì 21 settembre, quando 21 comuni del Centro Abruzzo andranno al voto per l’elezione diretta del sindaco e del Consiglio Comunale. Ma non tutti avranno la possibilità di esercitare il diritto-dovere civico di scegliere i propri rappresentanti in seno all’assise civica. Il Covid-19 trattiene in casa circa 120 persone. Le elezioni amministrative si sa che sono le più sentite, perché toccano più da vicino gli elettori, ma l’emergenza pandemica ha reso tutto più anomalo e insolito, a partire dalla surreale campagna elettorale: pochi comizi e incontri pubblici, qualche candidato positivo o in quarantena, niente porta a porta tra manifesti e volantini. La propaganda al tempo del Covid si è fatta sempre più social e digitale e per certi versi anche televisiva, con spot e appelli per arrivare nelle case degli elettori e toccare le corde del cuore. Un periodo da consegnare agli annali soprattutto perché, in particolar modo nei piccoli comuni, è mancato quel clima tipico di paese che spinge alla lotta all’ultimo voto e al chiacchiericcio di piazza che diventa la cartina al tornasole per chi decide di candidarsi. Questa volta è andata diversamente. E’ inutile girarci intorno. D’altronde la salute viene prima di tutto. A poche ore dall’apertura dei seggi colpisce però la mappa degli “esclusi”, di coloro cioè che non potranno esercitare il diritto di voto perché inseriti nell’elenco della sorveglianza attiva, tra chi è in quarantena e chi è risultato positivo al Covid-19. Ad aprire l’elenco è Bugnara con i suoi 58 sorvegliati che resteranno a casa, 34 positivi compresi. Segue Pettorano sul Gizio con 31 (26 positivi), Raiano 8 (1 positivo), Corfinio 7 ( 2 positivi), Vittorito 5 (1 positivo), Castel Di Sangro 5 (0 positivi), Roccacasale 3 (0 positivi), Villetta Barrea 1 (0 positivi), Anversa degli Abruzzi 1 ( 0 positivi) e Castel Vecchio Subequo 1 (0 positivi). Per un totale di 120 persone sorvegliate dalla Asl. Nessuno di loro potrà votare per le comunali ma solo per il referendum se hanno fatto richiesta entro i termini. Escono indenni Ateleta, Pescocostanzo, Rocca Pia, Cansano, Acciano, Castel Di Ieri, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli e Molina Aterno dove non si registrano né casi Covid e né quarantene attivate per contatti con casi positivi. Il portale della sorveglianza per tutta l’area peligno-sangrina conta complessivamente 439 persone. La stragrande maggioranza se non la quasi totalità non voterà nemmeno al referendum perché, per il voto a domicilio, si poteva fare istanza fino allo scorso 15 settembre. Il Covid insomma ha tolto al corpo elettorale uno dei pochi “poteri” della democrazia diretta. Chissà che questa anomala tornata non servirà per riacquisire il valore del voto: eguale, libero, personale e segreto, per dirla con le parole della Costituzione. Per chi si recherà alle urne non mancano peraltro delle raccomandazioni. Si entra al seggio con mascherina obbligatoria e gel igienizzante. Al momento dell’accesso al seggio – con mascherina obbligatoria – l’elettore procede all’igienizzazione delle mani con l’apposito gel messo a disposizione e situato in prossimità della porta. Dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l’identificazione e prima di ricevere le schede e la matita, provvede a igienizzarsi nuovamente le mani. Dopo aver votato e ripiegato le schede, l’elettore provvede a inserirle personalmente nelle urne corrispondenti. Si consiglia di igienizzare ulteriormente le mani prima di lasciare il seggio. Un complesso procedimento indispensabile per la tutela della salute collettiva. Il voto insomma, almeno questa volta, non sarà una toccata e fuga.

Andrea D’Aurelio

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