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PRATOLA PELIGNA – Non ci sono buone notizie per il Santuario della Madonna della Libera a Pratola Peligna che resterà chiuso fino al nuovo sopralluogo della Protezione Civile. Le porte dell’edificio di culto già ieri, il giorno della nuova scossa di terremoto del Centro Italia, non si sono aperte. La decisione è stata presa dal parroco padre Renato Frappi che, in via cautelativa, ha celebrato la Santa Messa in oratorio. Oggi la doccia fredda all’esito della verifica tecnica eseguita dall’ingegnere Paolo Petrella, tecnico di fiducia della parrocchia. E’ stato registrato l’aggravamento dei danni del sisma del 2009 oltre a nuovi danneggiamenti alla struttura. “Siamo stanchi di questa situazione. Non riusciamo a capire il perché se i soldi sono stati stanziati non partono i lavoro. Tutto è rimasto fermo”- incalza il Rettore del Santuario Renato Frappi. Un monito raccolto dal sindaco di Pratola Peligna Antonio De Crescentiis che ha immediatamente sollecitato il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso perché si attivi presso il Mibact per accelerare l’iter che dovrebbe portate all’inizio dei lavori da 800 mila euro. Oltre al finanziamento del Ministero sull’edificio di culto, meta di pellegrinaggi religiosi in qualsiasi momento dell’anno, sono stati riversati già 150 mila euro grazie a un comitato spontaneo dei cittadini e 250 mila euro con la legge mancia, somma ottenuta dall’amministrazione De Crescentiis. In merito ai sopralluoghi del post sisma è sempre il primo cittadino a far sapere che non si sono registrati danni negli edifici scolastici, ragion per cui le lezioni riprenderanno il 2 novembre, come da calendario.

Andrea D’Aurelio

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