SULMONA- Lo sgarbo istituzionale non è il mio ma è di chi non si presenterà in Consiglio. Il Presidente dell’assise civica, Cristiano Gerosolimo, replica ai sei della minoranza che ieri avevano annunciato la diserzione della seduta del Consiglio Comunale dal momento che all’ordine del giorno non vi è il punto relativo alla crisi e all’appalto delle mense. “Ritengo, senza timore di essere smentita, che non sia stato commesso sgarbo istituzionale alcuno, nessuna legge, nessun regolamento o statuto sia stato violato, tantomeno si sia messo in atto un comportamento inopportuno o inconferente riferito al ruolo di Presidente del Consiglio comunale, nessuna limitazione all’esercizio delle prerogative dei consiglieri comunali, sia di opposizione che di maggioranza, sia mai stata tentata, nessun diritto leso. In questo periodo di presidenza, per il rispetto massimo che ho dell’istituzione democratica del Comune di Sulmona e per l’onore che ho nel ricoprire tale ruolo, sono stati accolti tutti gli ordini del giorno, domande di attualità, mozioni o interrogazioni, anche talvolta presentate in maniera irrituale. Si è sempre cercato di stimolare la discussione in Aula, soprattutto da parte della minoranza che è sempre risultata silente assente (in commissione bilancio, cosa alquanto rara in altre assise pubbliche, è riuscita a votare all’unanimità persino l’aumento delle tariffe TARI).Ricordo ai consiglieri Franco Di Rocco, Gianluca Petrella, Caterina Di Rienzo, Maurizio Proietti, Luigi Santilli e Antonietta La Porta, che, così come previsto dall’art. 8 co. 1 lettera (J del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, il Presidente predispone l’ordine del giorno, sentita la Conferenza dei Capigruppo Consiliari, da me regolarmente convocata. Di tali sottoscrittori, purtroppo per il democratico funzionamento degli organi istituzionali, era presente esclusivamente il consigliere Di Rocco. All’interno della Conferenza abbiamo fissato, all’unanimità, come punto all’ordine del giorno “il regolamento per la definizione agevolata delle ingiunzioni fiscali e degli accertamenti esecutivi” che non è affatto un atto burocratico, programmatico previsto dal TUEL, tantomeno un adeguamento normativo ma un concreto aiuto alle famiglie ed imprese in difficoltà economica, a fronte di ipotetiche minori entrate per le casse comunali. Si è successivamente discusso della richiesta di convocazione di Consiglio dagli stessi proposta. L’unico dei sottoscrittori richiedenti presente, il consigliere Di Rocco, alla presenza del funzionario delegato del Segretario Generale, preposto alla verbalizzazione, ha concordato con i presenti di voler stabilire successivamente la data del Consiglio Comunale, allo scopo di garantire la massima partecipazione, nei modi e nei termini previsti dalla Legge e dal regolamento.
Mio malgrado ho dovuto rimarcare quanto accaduto nella Conferenza dei Capigruppo al fine di rendere edotti gli attenti cittadini ma anche alcuni consiglieri comunali, che non sempre sono adempienti al mandato ricevuto dagli elettori. Gli stessi consiglieri, in continuità con condotte abituali, annunciano che non saranno presenti in Aula lunedi; è questo il gravissimo sgarbo istituzionale, perpetrato ormai da inizio consiliatura”- scrive Gerosolimo nella nota. Intanto si prende tempo per affrontare la crisi in Consiglio. Un continuo rinvio del confronto che oltre alla minoranza aveva fatto notare l’esponente di Direzione Sulmona, Elisabetta Bianchi