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SULMONA – Avrebbero preteso i soldi per la testimonianza fino a picchiare la vittima. Con l’accusa di tentata estorsione aggravata e lesioni personali, due coniugi di circa 50 anni, entrambi residenti a Sulmona, sono finiti sotto processo davanti ai giudici del collegio giudicante del Tribunale di Sulmona. Il decreto di giudizio immediato era stato emesso dal Gip al termine dell’attività d’indagine curata da Procura e Polizia che a Pasqua dello scorso anno portò perfino all’adozione della misura cautelare del divieto di avvicinamento. Si è aperto quindi il processo che vede i coniugi sul banco degli imputati. Secondo il castello accusatorio, le indagini avrebbero ricostruito una storia di tre anni di minacce, vessazioni ed intimidazioni varie, collegate ad un incidente stradale avvenuto nel 2019. La coppia, del tutto indebitamente, avrebbe preteso che il risarcimento del danno ottenuto dalla persona offesa dovesse essergli consegnato come corrispettivo della testimonianza resa nell’ambito del relativo procedimento civile. Si è quindi arrivati all’aggressione della vigilia di Pasqua che fece scattare l’intervento degli operatori del Commissariato Ps di Sulmona. Dal canto loro i coniugi, tramite l’avvocato difensore, sono pronti a respingere tutte le accuse poichè a fondamento del quadro probatorio, soprattutto in merito alla tentata estorsione, ci sarebbero solo le dichiarazioni della persona offesa.

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