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SULMONA – “Con il cancro si vive non si muore”. Lo slogan lanciato lo scorso sabato dal sulmonese Venanzio Porziella rende l’idea sul “patto” siglato da nove associazioni del territorio che hanno unito le forze per la prevenzione contro il tumore. Nella città dove manca la cultura del prevenire, l’obiettivo è quello di invertire rotta e paradigma, puntando su informazione e sensibilizzazione, ma soprattutto sulla conoscenza di alcuni fattori di rischio. A mettersi insieme sono stati Admo, Lions Club Sulmona, Lions Pescara, Amci, Pink Pratola, Anffas, Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del Malato, Ordine di Malta e Ali. Una cordata di sodalizi e volontari per fare una massa comune e lottare contro superficialità e scarsa prevenzione che uccidono ancor di più del tumore. Il primo incontro, tenutosi nell’auditorium dell’Annunziata, è stato incentrato sul tumore al polmone. Con le relazioni di don Egidio Berardi, consulente Amci, Antonio Maiorano Picone, pneumologo e Venanzio Porziella, medico sulmonese di chirurgia torica, i fattori di rischio sono venuti fuori: fumo di sigaretta per il 90 per cento, stile di vita, alimentazione, emissioni random. Per questo i medici hanno ribadito il secco no alla costruzione di opere impattanti, quali centrale e metanodotto Snam. Prevenire è meglio che curare ma quando bisogna curarsi servono non solo strutture efficienti ma anche personale adeguato. Per questo il sindaco, Gianfranco Di Piero, ha annunciato la riapertura del famigerato tavolo sulla sanità. D’altronde la carenza di personale è sotto gli occhi di tutti, soprattutto nell’ospedale di Sulmona dove i sanitari da “eroi” sono passati a dimenticati: servizi delocalizzati, doppi viaggi per prestazioni e referti, liste d’attesa lunghissime. “E’ necessario riprendere il tavolo ma anche imprimere una svolta alla problematica delle carenze di organico che sono marcate e pronunciate”- interviene Di Piero- “dovrà essere nostro compito elaborare una strategia per sollecitare Asl e Regione ad intervenire sul tema”. Le istituzioni, Comune compreso, sono alla prova dei fatti dal momento che le varie criticità del locale nosocomio sono ormai note.

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