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SULMONA – Non solo un voto per il segretario nazionale del partito ma anche un segnale per blindare l’amministratore comunale nell’alveo della verifica richiesta in seno alla maggioranza. È questa la sensazione politica che emerge dai risultati delle primarie Pd per la l’elezione del segretario nazionale. In città si sono presentati al gazebo di corso Ovidio in 512. Il responso delle urne ha premiato Elly Schlein che conquista 278 preferenze. Bonaccini si è fermato a quota 232. Due elettori hanno consegnato scheda bianca. Nel 2019, sempre per le primarie della segretaria nazionale, avevano votato oltre 700 persone. Il fisiologico calo si è percepito su scala nazionale. Potrebbe avere a che fare con la domenica particolarmente invernale o con il clima di generale sfiducia verso la politica. Sul risultato finale pesa la “contaminazione” dei non iscritti che hanno versato due euro e sottoscritto il modulo. Tra questi anche qualche esponente riconducibile a forze di “governo” cittadino come Sbic. Va quindi rilevato, nell’analisi politica, che le primarie Pd potrebbero aver lanciato un segnale per la tenuta della maggioranza consiliare in un momento non proprio sereno. Tra i consiglieri comunali ha votato, oltre a quelli del PD, anche Caterina Di Rienzo.

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