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SULMONA – Non è rilevabile la specificazione dei danni diversi rispetto a quello dell’interesse pubblico e della tutela dell’ambiente. Così il giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pianacchio, ha dichiarato inammissibile la richiesta di costituzione di parte civile del comitato Sulmona Morrone Valle Peligna e di quattro consiglieri comunali nell’ambito del processo penale per i miasmi della discarica di Noce Mattei. Sul punto si era acceso un duro scontro in maggioranza Un passaggio preliminare prima dell’avvio del processo che vede alla sbarra i vertici della partecipata peligna. Ai quattro imputati del processo, tra i quali l’ex amministratore unico, Vincenzo Margiotta, vengono contestati l’errato trattamento dei rifiuti, violazioni urbanistiche e ambientali, emissioni insalubri, superamento della capienza nell’impianto, procedure di monitoraggio non rispettate. A giudizio anche la società Cogesa per gli illeciti amministrativi. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giuseppe D’Angelo, Alessandro Scelli e Giancarlo D’Artista.

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