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SULMONA – Conferenza dei servizi questa mattina per rimettere in careggiata la “vertenza” del De Nino-Morandi, l’istituto scolastico sulmonese chiuso da 7 anni, per presunti lavori sbagliati post sisma. Provincia, Comune e Provveditorato hanno fatto il punto della situazione per arrivare alla progettazione esecutiva e mandare il progetto a gara. Meglio tardi che mai. La conferenza è stata in realtà aggiornata al prossimo 1 ottobre per acquisire l’ultimo parere a corredo del progetto, quello dei Vigili del Fuoco, che al momento risulta assente. Tutti gli altri pareri sono stati acquisiti. “Il rammarico si trasforma in relativa soddisfazione. Bisogna aspettare ancora 13 giorni ma l’iter è stato oramai definito”- ha commentato il consigliere provinciale, Andrea Ramunno. Parla di “strada tracciata” l’assessore comunale, Salvatore Zavarella, spiegando che il Comune per quanto possibile farà la sua parte.  Il progetto esecutivo, redatto dalla Promedia s.r.l., attende che il secondo lotto venga realizzato secondo le più moderne tecnologie e materiali disponibili, prevedendo la demolizione e nuova posa in opera di muri perimetrali, pavimentazioni, infissi e impianti, per una struttura sicura e all’avanguardia. Il costo dell’intervento comporterà una spesa complessiva di 4 milioni e 700 mila euro e sarà concluso in 540 giorni lavorativi, ovvero in poco meno di due anni. Ricorda la provincia che una parte dell’istituto era stato interessato dai lavori di adeguamento (C1-C3-C4) nel 2011, per un importo dei lavori di 4 milioni e 800 mila euro, poi sottoposto a sequestro preventivo nel per l’accertamento di presunte irregolarità.  A sette anni di distanza da quel 17 ottobre 2014 la scuola doveva e poteva essere già ristrutturata ed operativa. Ora si spera, in linea con gli striscioni affissi nei giorni scorsi, di rimettersi sulla tabella di marcia. (a.d’.a.)

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