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SULMONA – Fare chiarezza per salvaguardare la reputazione dei poliziotti coinvolti. Lo chiede il sindacato unico dei lavoratori di polizia, alla procura della repubblica, all’indomani del rinvenimento di una busta con proiettile per l’ex comandante della Stradale di Pratola e del suo braccio destro, che hanno indagato sull’inchiesta dei “furbetti del sonnellino”. “La busta rinvenuta con dei proiettili a Pratola Peligna e diretta all’ex Responsabile della sottosezione della Polizia Stradale di Pratola, e ad un collega suo collaboratore, ha generato perquisizioni e 11 avvisi di garanzia per altrettanti poliziotti. Il Segretario
Generale Provinciale del Siulp dell’Aquila, sottolinea: “Con estrema amarezza,
prendiamo atto dalla stampa del rinvenimento di proiettili nella posta di due colleghi che hanno preso parte alle controverse indagini, in attesa di epilogo, che da mesi stanno interessando la Sottosezione Polizia Stradale di Pratola Peligna. Esprimo innanzitutto vicinanza e solidarietà nei confronti dei due colleghi, destinatari di un cosi vile atto intimidatorio e come segreteria provinciale del Siulp, il sindacato maggiormente rappresentativo del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, chiediamo agli inquirenti di fare piena luce e nel più breve tempo possibile,
sull’incresciosa vicenda, al fine di meglio comprenderne i profili”. “Quello che lascia perplessi, sono le perquisizioni disposte a tappeto nei confronti di undici poliziotti, gli stessi coinvolti nella precedente indagine, che dobbiamo quindi immaginare indagati anche per questo ulteriore fatto. E’ per questo che rimaniamo in attesa di prendere atto dei gravi indizi che hanno portato al loro coinvolgimento nelle
indagini, poiché, diversamente opinando, la ricerca di prove nella abitazione e nelle
auto di servitori dello Stato e delle loro famiglie; l’aver sacrificato mediaticamente,
ancora una volta, la loro reputazione; l’aver esteso le perquisizioni fin dentro gli uffici
della Sottosezione di Polizia Stradale di Pratola Peligna, offuscano non solo la
rispettabilità dei poliziotti indagati, ma anche l’immagine della Polizia di Stato.
Non possiamo non prendere atto e non riflettere, infine, che questa vicenda si
concretizzi proprio poco prima che l’Autorità Giudiziaria si pronunci per l’eventuale rinvio a giudizio o per l’archiviazione riguardo le diverse posizioni insite nella precedente indagine”- scrivono dal sindacato

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