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SULMONA – L’ex comandante della polizia stradale di Pratola Peligna, Luciano Bernardi e il suo braccio destro, Attilio Di Loreto, hanno ricevuto un proiettile in una busta bianca anonima, senza affrancatura, nella cassetta della posta della propria abitazione. La scoperta risale alla giornata di ieri quando i due hanno sporto una denuncia contro ignoti in procura affinchè si faccia luce sul grave gesto e si risalga agli autori dell’atto intimidatorio. Ne è scaturita un’indagine da parte della procura della repubblica di Sulmona che questa mattina ha disposto perquisizioni a tappeto negli uffici, nelle abitazioni e nelle auto degli undici poliziotti della stradale, indagati nell’ambito dell’inchiesta sui “furbetti del sonnelino”. Il proiettile inserito nella busta e verosimilmente depositato sotto casa dei due presi di mira, che avevano effettuato le indagini dal 2019 al 2022, è uno di quelli in dotazione esclusiva alle forze di polizia. Per questo la procura ha emesso un decreto di perquisizione a carico dei poliziotti indagati, firmato dal procuratore capo, Luciano D’angelo e dai due sostituti, con l’intento di ricercare elementi utili. L’accusa ipotizza una minaccia per la futura deposizione dei due nel futuro dibattimento. E’ stato quindi aperto un fascicolo a carico degli undici con gli avvisi di garanzia. Gli avvocati difensori degli undici agenti, intanto, sono pronti a dare battaglia, ritenendo che il grave atto non possa essere associato, nemmeno nella fase preliminare dell’inchiesta, ai loro assistiti.

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