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SULMONA – Invoca un intervento radicale e annuncia un tavolo tecnico con tutti gli attori coinvolti. Sulla carenza di personale al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona, scende in campo il sindaco Annamaria Casini. “Intendo convocare un tavolo tecnico con tutti gli attori coinvolti e chiedo al direttore generale della Asl 1 di concordare a brevissimo un incontro alla presenza dei rappresentanti sindacali, della direzione di plesso e i direttori dei reparti coinvolti, affinché si possa finalmente fare chiarezza sulle numerose problematiche e si prendano rapidamente decisioni per superare questo momento difficile per la sanità Peligna”- avverte il sindaco- spiegando che “il pronto soccorso di Sulmona versa in una situazione di pesante sofferenza per la ormai gravissima carenza di personale che sta logorando il reparto e sembra evidente che le decisioni poste in campo fin ora siano insufficienti. Si rischia paralisi del servizio se non si interviene con soluzioni urgenti e straordinarie. Anche altri reparti del nostro nosocomio presentano criticità importanti riconducibili essenzialmente a carenze o problematiche legate al personale e/o insufficienza di mezzi. Una situazione che mette a rischio non solo l’attrattiva dell’ospedale, con la perdita di utenti per inefficienze dei servizi e la riduzione di occupazione posti letto, ma la stessa capacità dei reparti di dare risposte di cura. A seguito di tutte le segnalazioni pervenutemi, ora occorre dare risposte chiare e puntuali che non possono più essere rinviate”. Casini invoca quindi un cambio di passo, più incisivo e concreto. “Si rende necessario”- conclude- “e non più procrastinabile un intervento radicale per affrontare in modo deciso tutte le problematiche e dare soluzioni concrete e immediate. Avevo chiesto di concentrare l’attenzione proprio sul miglioramento della gestione e ora occorre che il sistema sanitario nel suo complesso si assuma le sue responsabilità. È necessario dare risposte serie e credibili ai cittadini che hanno diritto a ricevere servizi appropriati”.

Andrea D’Aurelio

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