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SULMONA – Un solo medico che deve fare la spola tra due nosocomi. Un solo giorno alla settimana per visitare i pazienti. Il reparto di ematologia dell’ospedale di Sulmona resta con il fiato sospeso nonché sul filo del rasoio. La Asl Avezzano- Sulmona-L’Aquila, più volte sollecitata a potenziare l’organico per venire incontro a pazienti e operatori, non sembra dare una spinta in tal senso. Con deliberazione del Direttore Generale, Ferdinando Romano, è stato infatti prorogato l’incarico con contratto di lavoro a tempo determinato, per 6 mesi, alla dottoressa Ida cavallo, che svolgerà servizio nell’ospedale di Avezzano con linee di attività presso il nosocomio di Sulmona. Tutto come prima. Il medico sarà operativo in città una volta a settimana, con notevoli disagi per i pazienti, anche loro costretti al pendolarismo sanitario. È vero che l’azienda sanitaria ha preso atto della scadenza di un contratto e ha proceduto al rinnovo. Ma si attendono interventi risolutivi, come più volte richiesto dal Tribunale per i diritti del Malato. “In questo modo la precarietà diventa normalità. Invece attendiamo un potenziamento dell’organico del reparto”- tuona la coordinatrice del TDM, Catia Puglielli. La sanità a tempo determinato non si addice ad un ospedale che punta riconoscimento di primo livello. Intanto nella mattinata di ieri sembrerebbe che, sempre per un problema di organizzazione, diversi utenti sarebbero stati rimandati a casa poiché il medico incaricato per ecografie non era in servizio. Tra aarenza di personale, ferie estive e problemi interni, chi ci rimette alla fine è sempre l’utente.

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