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SULMONA – Quando la buona sanità salva una vita umana e accetta di risolvere i problemi, anche quelli più spinosi. Accade all’ospedale dell’Annunziata di Sulmona dove, nei giorni scorsi, è stato eseguito un intervento su un paziente obeso di 180 kg, preso in carico dai sanitari del locale nosocomio, dopo il trasferimento disposto dai medici dell’ospedale di Atri ( classificato primo livello) che hanno preferito non intervenire in maniera diretta, affidandolo alle mani dell’ospedale di Sulmona. In ottime mani. Si è trattato infatti di un’operazione delicatissima che è andata a buon fine grazie alla professionalità dello staff del reparto di ortopedia, coordinato dal responsabile pro tempore Fabio Pasquale Lombardi, in stretta collaborazione con il reparto di anestesia e rianimazione, guidato dal primario Vincenzo Pace. Il paziente, un 40 enne originario di Silvi Marina, era stato operato già dieci anni fa per una frattura del femore ma il chiodo lungo che gli era stato applicato si è rotto, procurandogli una frattura alla testa del femore. I medici del reparto di ortopedia hanno quindi accettato la “sfida” e hanno effettuato l’intervento che è stato suddiviso in due fasi. Prima la rimozione del chiodo e poi l’applicazione di una protesi. Un’operazione durata circa quattro ore che ha confermato la grande professionalità dello staff di ortopedia dal momento che il rischio, per un paziente di questa portata, era quello di un’embolia polmonare o un rischio trombo-embolico. Il 40 enne, a distanza di una settimana dall’intervento, sta bene e viene tenuto sotto osservazione ma i sanitari stanno già preparando le carte per dimetterlo, non appena sarà possibile. “Parlerò sempre bene dell’ospedale di Sulmona e del reparto di ortopedia che ja risolto il mio problema”- commenta il 40 enne a Onda Tg. Una storia che si potrebbe racchiudere in due parole: coraggio e responsabilità. Due qualità messe in atto dai medici del nosocomio peligno che sono riusciti a risolvere un delicato caso come avvenuto fra l’altro nel passato attraverso la chirurgia bariatrica. E’ un modo però anche per riaccendere i riflettori su ortopedia che chiuderà il 2019 con un consuntivo di 900 interventi. E’ stato l’anno che ha visto il pensionamento dell’ex Direttore, Lino Cavasinni. A giudicare dagli ultimi casi balzati alle cronache il reparto continua ad andare avanti in maniera egregia.

Andrea D’Aurelio

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