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SULMONA – “Abbiamo migliorato i parametri e gli indicatori. Sul punto nascita c’è un dibattito molto acceso, c’è anche un documento del ministero della Salute risalente al 2018. La tematica è molto critica, da studiare sotto vari aspetti. Su alcuni parametri riportati in quel documento ci sono state modifiche e stiamo lavorando su questo aspetto”. Lo ha detto il Manager della Asl, Roberto Testa, nel corso della visita all’ospedale di Sulmona. Il numero uno dell’azienda ha visitato in lungo e largo l’ospedale. Dai lavori in corso al triage al punto nascita fino ad arrivare al terzo piano dell’ala vecchia dove si è intrattenuto con la Direzione Sanitaria, il personale dell’ostetrica e ginecologia, il sindaco Annamaria Casini, presente al summit assieme alla consigliera regionale della Lega, Antonietta La Porta e alla referente del Tribunale della Sanità, Catia Puglielli. Nulla di nuovo rispetto alla relazione che la Asl ha consegnato alla Regione in occasione della risoluzione presentata, in Consiglio Regionale, dalla consigliera La Porta.  “Allo stato attuale il reparto si trova ancora nel limbo tra l’atto ministeriale che ordina lo smantellamento e la decisione ancora appena della Regione che deve  emettere un atto programmatico “- interviene Puglielli del Tds mente il primo cittadino torna sulla necessità di adottare un atto aziendale, senza il quale né si può cristallizzare il reparto e né si possono sbloccare i concorsi per i primari. “Bisogna superare l’attuale precarietà e recuperare il tempo perso con un atto definitivo della Regione che riorganizzi il punto nascita e migliori  il raccordo con l’attività sanitaria territoriale investendo finalmente nella salute di aree come la nostra”- ha esordito Casini. Intanto la Asl sta valutando di ripulire la rianimazione occupata al momento da sei pazienti Covid mentre altri tre sono ricoverati al terzo piano del nuovo ospedale. Ma da Pescara e da Chieti continuano le richieste di ricovero. Procedono invece i lavori al triage nell’area del pronto soccorso che sarà dotato di due ambulatori, una centrale termica e uno spogliatoio.

Andrea D’Aurelio

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