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SULMONA -  Si torna a scendere in piazza per l’ospedale di Sulmona e per il punto nascita con il presidio di protesta della Cgil che chiama a raccolta istituzioni, associazioni e cittadini per le ore 10.30 di lunedì 8 febbraio nel piazzale dell’ospedale di Sulmona. Dal punto nascita da salvare ai concorsi per i primari mai sbloccati fino alle strumentazioni che devono essere acquistate per il nuovo nosocomio. Il sindacato ritiene che si debba tornare a far sentire la voce di un territorio. “Il punto nascita dell’ospedale di Sulmona è attualmente caratterizzato da carenza di risorse umane e questa criticità è particolarmente evidente riguardo alla guardia attiva H 24, ai ginecologi, agli anestesisti e ai pediatri, ossia a quei profili indispensabili per far fronte alle esigenze di un territorio così ampio – scrive il sindacato -. Una azione di disinvestimento che denunciamo da oltre un decennio e che assume la caratteristica dell’abbandono se pensiamo che negli ultimi anni non vi sono state nuove assunzioni né sono state acquistate nuove apparecchiature per l’erogazione di un servizio adeguato (ecografi, isteroscopi, colposcopi, letti parto, cardiotocografi, ecc.)”. “L’ospedale peligno è stato l’unico della provincia Aquilana che ha subito una riconversione in ospedale di Base e, nonostante i proclami da campagna elettorale – continua il sindacato -, finora ancora non esiste alcun atto amministrativo che faccia ipotizzare la riqualificazione in ospedale di I livello che costituirebbe il presupposto fondamentale per il rilancio della sanità pubblica nel territorio peligno sangrino”. Proprio oggi, come ha anticipato la nostra emittente, il Manager Asl è tornato in visita all’ospedale e al punto nascita con al seguito staff e istituzioni.

Andrea D’Aurelio

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