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AVEZZANO – Sono riprese questa mattina le operazioni di ricerca dei quattro escursionisti dispersi sul Massiccio del Monte Velino fin da domenica scorsa. Finora le ricerche che vedono impegnati oltre un centinaio di soccorritori esperti ed attrezzati, non hanno dato risultati. Sono stati anche impiegati elicotteri per una ricognizione aerea. Purtroppo i soccorritori sono ostacolate da muraglie di neve e sono sempre sotto il pericolo di valanghe. Una valanga di notevoli dimensioni è stata trovata in località Majelama. Per tutelare la sicurezza dei soccorritori sono state esplose alcune microcariche esplosive allo scopo di bonificare la zona. E’ stato rilevato che il manto nevoso, a causa delle ripetute nevicate, appare instabile, notevole il rischio per i soccorritori. Oggi saranno ancora utilizzate unità cinofile con cani addestrati alla ricerca di persone sotto le valanghe.  In mattinata sono esplose le prime cariche per rompere una coltre di oltre 10 metri di neve. E’ stato appurato che i quattro erano muniti anche di piccozze e ramponi, da utilizzare per la neve dura e per meglio percorrere il tragitto che avrebbero voluto compiere.

Aggiornamento 12,58

“Il problema è quello dello strato di neve alto perché quando si è verificata l’emergenza ha nevicato molto e oltre la slavina c’è stato un forte vento che ha accumulato sopra la slavina uno strato di neve molto alto che ha cancellato le tracce e questo rende più difficile la ricerca dei dispersi nella zona”. Lo ha detto il dirigente della Protezione Civile Regionale Silvio Liberatore che a Massa D’Albe  è al lavoro per il coordinamento dei soccorsi ai quattro escursionisti dispersi da domenica sulle montagne della Marsica. “Già da ieri – ha aggiunto – le condizioni meteo sono migliorate e oggi è fondamentale sfruttare condizioni meteo che poi però sono previste in peggioramento dalla serata. Stiamo anche valutando di portare dei mezzi cingolati in quota. Abbiamo fatto già una procedura in tal senso ma per oggi abbiamo deciso di lavorare con persone a piedi, ma se dovesse servire siamo pronti”.

 

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