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L’AQUILA – L’anziana lo smaschera ma lui non si ferma. Sottrae con violenza contanti e gioielli prima di darsi alla fuga. La solita truffa si trasforma in rapina. Per questo un giovane di origini campane è finito direttamente dietro le sbarre del penitenziario del capoluogo, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale dell’Aquila. A notificargli l’ordinanza di custodia cautelare è stata la Squadra Mobile della Questura dell’Aquila, dove opera il Sostituto Commissario sulmonese, Daniele L’Erario. Un arresto che segna una speranza per le persone fragili, raggirate nell’ultimo periodo con il solito copione della truffa. Inoltre sembrerebbe che l’autore della rapina aquilana, ai danni di un’anziana residente nel capoluogo, si sarebbe mosso anche sul territorio peligno, dove le truffe agli anziani hanno subito una recrudescenza. Per questo l’allerta resta alta. Ma veniamo ai fatti. Tutto ha avuto inizio con la ormai nota truffa telefonica mediante la quale ignoti malfattori, nel raggirare l’anziana vittima,  hanno fatto leva sulla sua fragilità emotiva, sostenendo che qualora non avesse consegnato immediatamente  i soldi ed i gioielli ad una persona incaricata di ritirarli, il proprio nipote avrebbe corso gravissimi pericoli, rischiando anche il carcere. Una volta che l’indagato è riuscito ad entrare in casa della vittima, quest’ultima si è resa conto del raggiro e il malvivente, anziché desistere dal suo intento, ha sottratto con violenza i 500 euro e i gioielli che l’anziana aveva appena recuperato per aiutare il nipote e dopo aver spinto e strattonato la vittima è fuggito facendo perdere le sue tracce. Grazie all’inchiesta i poliziotti operanti sono riusciti a rintracciare la vettura del giovane ma soprattutto a risalire alla sua identità tramite una battente e incisiva attività investigativa che si è chiusa con il riscontro dell’individuazione fotografica. Importante, ai fini della costruzione del quadro probatorio, anche la collaborazione della vittima che se aveva scoperto l’inganno è grazie alla campagna di sensibilizzazione, in atto su tutto il territorio e al lavoro delle forze di polizia.Le indagini, da parte della Squadra Mobile aquilana, continuano senza soste per arginare questo che oramai un vero e proprio fenomeno delittuoso senza fine. Infine resta l’allerta anche sul territorio peligno dove nello scorso mese di settembre sono state consumate un paio di truffe su una delle quali sta indagando la Polizia.

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