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SULMONA – “Senza musica la vita sarebbe un errore” scriveva nel 1888 Friedrich Nietzsche. In questa quarantena ascoltarla e ballarla, tra le mura di casa, è un aiuto. Un inno alla libertà. Ed è così che Renatino Di Lisio, nel suo quartiere di via Ettore Troilio, ha coronato il sogno degli abitanti della zona, con la modiva in terrazza in tre fasce orarie della giornata. Un appuntamento non solo per mantenere viva la socializzazione del quartiere, in un tempo dove il rischio solitudine è dietro l’angolo, ma anche per pregare assieme al parroco padre Alberto Cicone. Quaranta giorni di musica e preghiera che hanno permesso a Renatino di entrare nel cuore dei suoi “coinquilini”. E’ diventato il figlio, l’amico e il fratello di tutti. Ieri da padre Alberto ha ricevuto in dono un crocifisso mentre il quartiere lo ha omaggiato e ringraziato con alcuni striscioni. “Sono io che ringrazio tutti per avermi sopportato in questi quasi due mesi nei quali ho capito che la vicinanza delle persone è essenziale in momenti difficili e può servire per un futuro migliore” – ha esordito il giovane dj che ha rimesso la consolle in casa proprio in coincidenza della fase due. Via Ettore Troilo finisce così la sua quarantena.. in musica.

Andrea D’Aurelio

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