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SULMONA – Arriva la proroga per il responsabile del reparto di medicina ma resta chiusa la lungodegenza. Accade nell’ospedale di Sulmona dove i concorsi per il reclutamento dei primari tardano ad arrivare e l’attivazione dei posti letto di lungodegenza slitta ad oltranza, nonostante gli impegni assunti in ogni competizione elettorale. Ma andiamo con ordine. Con deliberazione numero 1035 dello scorso 17 giugno, il Direttore generale Asl Roberto Testa, ha prorogato l’incarico di “sostituto direttore dell’unità operativa complessa Medicina Interna e Lungodegenza del presidio ospedaliero di Sulmona, già conferito, al dottor Romolo Rispoli, titolare di rapporto di lavoro esclusivo a tempo indeterminato di dirigente medico, nelle more dell’espletamento delle procedure finalizzate alle copertura del posto da direttore”. La proroga è quindi scattata dallo scorso 1 giugno con decorrenza 1 marzo 2021, per un periodo complessivo di nove mesi. La Asl quindi ha dato indirizzo per l’incarico di sostituto direttore ma resta il problema dell’assenza di procedure per il reclutamento dei primari e per l’attivazione della lungodegenza. L’ala del terzo piano del nuovo nosocomio, ormai quasi da un anno, è rimasta chiusa e inutilizzata alla faccia degli investimenti elaborati e previsti. Nei giorni scorsi era arrivata anche la proposta della consigliera Scoccia di utilizzare parte dei posti letto di lungodegenza per un reparto di malattie infettive da istituire a Sulmona per puntare alla classificazione di primo livello. Ma, progettualità a parte, è necessario che la Regione rilasci il nulla osta per attivare i concorsi nei reparti dove il posto è rimasto vacante. Se davvero i medici fanno ancora l’ospedale. Stesso discorso per la lungodegenza che non può restare chiusa in eterno.

Andrea D’Aurelio

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