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SULMONA – Era stato temporaneamente preso in carico nella cardiologia-Utic dell’ospedale dell’Annunziata, dopo l’accertamento di una embolia polmonare, ma l’esito del terzo tampone di verifica è risultato positivo. Sono scattate le procedure d’emergenza l’altro giorno nel reparto del nosocomio cittadino per la capillare sanificazione degli spazi. La storia è quella che vede protagonista un 61 enne di Pratola Peligna che, positivo da alcune settimane, aveva richiesto le cure ospedaliere dopo la recrudescenza della sintomatologia da Covid, ovvero tosse e astenia. Tuttavia l’uomo, per il quale la Asl aveva programmato il tampone molecolare per la giornata del 29 aprile, era risultato negativo a ben due test svolti in ospedale, ovvero un molecolare rapido e un molecolare vero e proprio, processati rispettivamente il primo nel laboratorio interno e l’altro in quello aquilano. Nonostante il doppio referto, la persistenza dei sintomi ha fatto insospettire i sanitari che hanno svolto ulteriori accertamenti. Dalla Tac è venuta fuori una embolia polmonare. Si è quindi deciso il trasferimento in Utic per l’osservazione e, a scanso di equivoci, è stato svolto un ulteriore tampone di conferma. Qualche ora dopo è arrivata la doccia gelata. Positivo. Per il 61 enne è scattato il trasferimento nel reparto di Medicina Covid dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila mentre per l’Utic come detto la sanificazione. Un fuori programma che non desta particolare preoccupazione vista l’alta adesione alla campagna vaccinale tra i sanitari nonché il breve arco temporale della presa in carico. Certo è che la prudenza non è mai troppa, tenendo conto delle incognite delle varianti del virus e dei laboratori, soprattutto quello aquilano, dove nelle scorse settimane sarebbero stati scoperti almeno tre falsi positivi.

Andrea D’Aurelio

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