banner
banner

SULMONA – Dare nuovo valore al prodotto invenduto e acquistare alimenti ancora freschi a un terzo del prezzo originale. Anche la Valle Peligna si unisce alla rete di Too Good To Go, l’app contro gli sprechi alimentari che ha coinvolto ben 13 attività tra Sulmona, Pratola Peligna e Introdacqua per un totale, almeno fino a questo momento, di 300 pasti salvati. Una battaglia che sta coinvolgendo una catena di imprenditori ed esercenti di tutto il paese. In Abruzzo hanno sposato la causa ben 450 locali per un totale di 45 mila pasti venduti e non sprecati. Non uno scherzo soprattutto in tempo di crisi e di pandemia. Ma l’obiettivo è quello di crescere ancora, anche in Valle Peligna dove l’iniziativa sta già avendo molto successo. Sono già molti i punti vendita che hanno aderito al progetto unendosi alla lotta contro lo spreco di cibo. A Sulmona sono scesi in campo il Carrefuor di via L’Aquila, Ital Pizza, Ammazza che Pizza, Granier e Caffè Ovidio. A Pratola Peligna, oltre al Carrefour che fin da subito ha fatto suo il progetto diventandone praticamente il capofila, si sono uniti Favole di Giaia e il bar Sugar. A Introdacqua compare nell’app Nero Caffè mentre a Popoli la cioccolateria Origine. Altre attività hanno aderito nelle ultime ore. Tramite l’app, che si scarica su Play Store, i negozianti possono vendere le cosiddette Magic Box, sacchetti a sorpresa contenenti i prodotti rimasti a fine giornata “troppo buoni per essere buttati”. Il funzionamento è pressocchè semplice: gli esercenti possono inserire la disponibilità di box, senza specificare che tipo di prodotti saranno presenti all’interno, basandosi sugli invenduti della giornata. Dall’altro lato, gli utenti, accedendo alla app dal proprio smartphone e geolocalizzandosi per individuare i locali aderenti più vicini, potranno acquistare il proprio sacchetto di prodotti invenduti a un terzo del prezzo originale pagando direttamente tramite app ed evitando così lo scambio di cartamoneta. Il ritiro della propria Magic Box avviene in negozio nella fascia oraria selezionata – generalmente poco prima della chiusura, evitando così i momenti di massima affluenza. Una soluzione flessibile e sicura che, specialmente durante quest’anno incerto, ha supportato commercianti e ristoratori, permettendo di ridurre gli sprechi e allo stesso tempo, ottenere un piccolo ricavo sulla produzione di alimenti che altrimenti verrebbero sprecati.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento