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SULMONA – Nessuno rimette mano all’ecocalendario e scoppia la protesta tra i locali cittadini, almeno quelli che hanno a che fare con il fresco. Titolari ed esercenti di ristoranti e pizzerie, almeno una parte di essi, si dicono pronti alla protesta, a portare cioè i rifiuti davanti la sede del Comune e del Cogesa. La “prova generale” della differenziata nella prima settimana del nuovo anno non ha superato il banco di prova della riduzione della raccolta di vetro e secco. A penalizzare le attività di ristorazione è proprio quest’ultimo. “Non possiamo trattenere il secco per due settimane. Se diventa difficile per le utenze domestiche, figuriamoci per le attività. Il rischio è anche quello di andare incontro a problemi igienico-sanitari perché non sappiamo dove mettere i rifiuti”- fa notare il titolare di una pizzeria. Per il Cogesa la riduzione del servizio è proporzionata all’autoriduzione del Pef da parte del Comune di Sulmona. Sul punto il Comune dissente tant’è che nei giorni scorsi si era creato il corto circuito con il Cogesa. L’obiettivo è quello di rimettere mano al calendario ma al momento restano le criticità che potrebbero fare esplodere la protesta. A pagare è l’utenza.

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