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SULMONA – Pesano troppo per la risonanza magnetica fatta su misura. Altri pazienti si sono visti negare le cure, l’altro giorno, per via del “difetto” del macchinario collocato nell’ospedale di Castel Di Sangro. Stessa sorte era toccata ad un 50 enne di Raiano che si era rivolto al Tribunale dei Diritti del Malato per denunciare l’incredibile vicenda che, a quanto pare, non si è rilevata un caso isolato. Alla porta del Tdm hanno bussato altri tre pazienti che, dopo aver contattato il nosocomio, hanno scoperto di non poter accedere alla prestazione sanitaria, perchè troppo in “carne”. La disavventura del 50 enne ha fatto quindi emergere un disservizio abituale che sta costringendo l’utenza, soprattutto quella più fragile, a cercare altri ospedali per sottoporsi all’esame. Incredibile ma vero. Intanto la Asl si muove poichè, come annunciato ai nostri microfoni dal Manager Ferdinando Romano, è stato affidato un nuovo incarico per la realizzazione dei lavori sulla stanza che deve ospitare la risonanza magnetica nel nosocomio peligno, dopo diffide e risoluzioni di contratto. Al momento non vi è traccia di deliberazione sui canali ufficiali dell’azienda. L’auspicio è che si proceda nell’immediato ad allocare il macchinario al suo posto poichè, da oltre quattro anni, si trova in magazzino.

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