banner
banner

SULMONA – Il rituale messo in scena non è proprio consono con il luogo di spiritualità selezionato. Per questo, l’episodio accaduto ieri nell’Eremo di Celestino V, ha fatto scattare la protesta dell’associazione Celestiniana. ‘L’eremo è luogo di tutti, ma proprio perchè sia tale è necessario che chiunque lo frequenti abbia rispetto per ciò che esso rappresenta. Approfittare della disponibilità del custode per improvvisare, senza aver chiesto nemmeno permesso, rituali improbabili, precludere di fatto l’accesso ad una parte della struttura, ignorare con supponenza e indifferenza il diritto di altri a goderne la bellezza è una prevaricazione che non è giustificabile dalle proprie credenze personali perchè non hanno niente per essere più o meno importanti di altre” tuonano dall’ associazione, presidiata da Giulio Mastrogiuseppe, secondo la quale “l’episodio accaduto domenica a Sant’Onofrio merita una riflessione. Il rispetto dello spirito di un luogo è un presupposto di civiltà cui, evidentemente, queste persone non aderiscono”. Un luogo non pienamente fruibile ma meta di turismo religioso. Per questo l’associazione ha inteso denunciare il caso.https://fb.watch/f2ZQ1nw1qT/

Lascia un commento