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SULMONA – Fedeli agitati per la rivoluzione nelle parrocchie della diocesi di Sulmona-Valva. Le nomine rese note l’altro giorno dal vescovo diocesano, Michele Fusco, hanno provocato le prime reazioni nelle singole comunità alle prese con i cambiamenti. Nel borgo lacustre di Scanno si medita perfino una raccolta firme. “Un parroco impiega tempo e forze per conoscere e conquistare la fiducia della propria comunità. Un parroco è colui che instaura rapporti sociali. E’ una guida spirituale. Don Giuseppe in solo due anni è diventato un punto di riferimento per molti di noi. Adesso era arrivato il momento per lui di raccogliere i frutti del suo operato e per noi il momento di lavorare insieme”- scrivono i fedeli che hanno lanciato sui social la raccolta firme simbolica. Reazioni anche nel centro storico di Sulmona dove si sceglie la linea del dialogo e del confronto. Un gruppo di fedeli della Basilica Cattedrale di San Panfilo, che cambia parroco dopo nove anni, sarebbero intenzionati a scrivere al pastore diocesano per mettere nero su bianco il proprio punto di vista. Come sempre accade, gli avvicendamenti dei parroci della diocesi, stabiliti dal vescovo, suscitano reazioni diverse, nelle comunità parrocchiali. Dalla gioia dell’attesa di un nuovo parroco al dispiacere del parroco trasferito in altra parrocchia. Le norme ecclesiali sono chiare come pure è doveroso ricordare che i presbiteri promettono fedeltà ed obbedienza all’ordinario del luogo, ovvero il vescovo, nel momento dell’ordinazione sacerdotale. Tuttavia per i fedeli, in alcuni casi, si tratta di incentivare la continuità nella cura pastorale.

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