INTRODACQUA – Sette mesi di reclusione per il furto di tartufi. E’ la pena confermata dai giudici della Corte d’Appello dell’Aquila per un 40 enne residente ad Introdacqua, finito sotto processo per aver asportato quintali di tartufi da un terreno agricolo. I fatti risalgono al 27 febbraio 2017. L’inchiesta ha avuto origine dalla denuncia-querela sporta dalla vittima, il proprietario di una tartufaia collocata nel piccolo centro introdacquese. Dagli atti dell’indagine è venuto fuori che nel giro di una settimana, dal 19 al 27 febbraio di quell’anno, risultavano ammanchi di circa 5 quintali di tartufi per un valore complessivo di seimila euro. Da qui la denuncia e l’installazione di alcune foto trappole nel terreno. Dall’analisi dei filmati, che riportano la data del 1 marzo 2016, probabilmente per un errore di taratura del sistema ma comunque successiva ai fatti, l’imputato viene immortalato mentre accede nel terreno. Vista la difformità delle date e delle rilevazioni per la difesa del 40 enne manca la prova della commissione del fatto e dell’entità del furto denunciato. I giudici della Corte hanno parzialmente riformato la sentenza di primo grado, annullando cioè la statuizioni civili ma confermando la condanna a sette mesi di reclusione. Pena sospesa.