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SULMONA – 226 parti fino al 30 ottobre, 20 in più rispetto a quelli registrati il 31 dicembre dello scorso anno. Numeri in crescita per il punto nascita dell’ospedale di Sulmona che negli ultimi due anni ha invertito il trend negativo, aumentando esponenzialmente il numero dei parti. Se ne è parlato anche ieri nel corso della seduta del Consiglio Comunale e, a fare il punto della situazione, è stato proprio il Direttore Generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila Rinaldo Tordera. Si è ancora molto lontani dalla soglia minima dei 500 parti annui, fissata dal decreto Lorenzin, ma il reparto di ostetrica e ginecologia dell’Annunziata sta recuperando la sua forza attrattiva. Il 2015 si è chiuso con 195 parti. Nel 2016 sono nati invece 206 bebè. Al momento le nascite registrate sono 226 ma da qui al 31 dicembre il numero potrebbe ancora aumentare. L’argomento è stato al centro anche della seduta del Consiglio Regionale grazie a un’interrogazione presentata dal consigliere Mauro Febbo. Il sindaco di Sulmona Annamaria Casini ha voluto invece l’ennesima rassicurazione dell’assessore regionale alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci. “Nel piano sanitario dell’ospedale di Sulmona è previsto il reparto di ostetricia e ginecologia”- ha risposto Paolucci alla sollecitazione del primo cittadino. Risposta comunicata ieri in aula. Nulla si sa invece delle attrezzature per il parto in acqua, da tempo annunciato da Asl e Regione. Riscontri concreti in tal senso non sono mai arrivati. Lo ha rilevato ieri la consigliera comunale di Forza Italia Elisabetta Bianchi dopo aver evidenziato, con una punta di satira, che l’arrivo del parto in acqua è stato annunciato per la gioia di onda tv (per la precisione mister diciotto, ndr). Incalzare Regione e Asl su un servizio che dovrebbe portare al potenziamento del reparto è prerogativa di un consigliere comunale, il resto si poteva evitare.

Andrea D’Aurelio

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