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SULMONA – Un gesto eroico che merita un riconoscimento civile. Lo ha scritto a caratteri cubitali il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica riguardo la vicenda del malore improvviso che ha visto protagonista un 56 enne di Sulmona, salvato da Vincenzo Russo, giovane tecnico della ditta Arrigo Cautela e dai sanitari. A mettere al corrente il Quirinale dell’episodio è stato un giovane pratolano che, dopo aver letto la notizia, ha pensato di scrivere di sua iniziativa una missiva alla Presidenza della Repubblica per un riconoscimento formale al giovane tecnico che con la pratica del massaggio cardiaco ha permesso al sulmonese di continuare a vivere. “E’ un gesto eroico di un ragazzo tanto giovane che, mettendo in pratica senza indugio le manovre di primo soccorso, è riuscito ad evitare una tragedia”- ha scritto il Vicario di Gabinetto, Antonella Trifella, suggerendo di portare a conoscenza il caso alla Prefettura di residenza per un riconoscimento civile. La vicenda risale al 12 giugno scorso quando il 56 enne, mentre attendeva l’installazione di un condizionatore, è stato colto da malore improvviso in casa. L’equipe medica non ha tardato ad intervenire nell’immediatezza sul posto ma, in quel lasso di tempo, le manovre di primo soccorso sono state praticate da Vincenzo Russo, l’impiegato della ditta che non ha smesso nemmeno un secondo di massaggiare il 56 enne fino all’arrivo dei sanitari. Un gesto di vera abnegazione che si è rivelato provvidenziale. Per questo un altro pratolano ha deciso di sottoporre il caso al Capo dello Stato. I sanitari, che pure hanno operato con professionalità e precisione, sono in qualche modo preparati ad affrontare e gestire eventi del genere, mentre per un giovane non è certamente all’ordine del giorno. Nelle scorse settimane a Sulmona l’associazione Diadema ha organizzato una giornata di sensibilizzazione per l’uso del defibrillatore. Salvare una vita è una responsabilità grande. Ma tutti possono acquisire gli strumenti per porre in essere la cosa giusta al momento giusto. La storia di Vincenzo e del 55 enne è una chiara dimostrazione.

Andrea D’Aurelio

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