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SULMONA – Un consiglio territoriale sulla sanità, da convocare almeno ogni sei mesi, per monitorare le criticità sull’ospedale e sul territorio e una conferenza dei sindaci del distretto. Si sono lasciati con questo preciso obiettivo i sindaci peligni, riuniti a Palazzo San Francesco, accogliendo la proposta arrivata dalla UIL e del sindaco di Pettorano sul Gizio, Antonio Carrara. Troppi i problemi, complicati anche da sviscerare per gli amministratori. Da qui l’esigenza di una sorta di conferenza dei sindaci del distretto, prevista peraltro dalle legge. L’elenco delle carenze si è ampliato: insufficienza di medici in pronto soccorso, centro trasfusionale, cardiologia, diabetologia. Un solo medico per ematologia per un solo giorno a settimana. Mancano pediatri e psicoterapeuti. Meglio non va per anestesia e rianimazione. Niente materiale per le operazioni di cataratta. Tempi di attesa lunghissimi. Una spinta per aprire la lungodegenza è arrivata dalla CGIL che ha chiesto alla Asl di attivarsi prontamente per attivare i 18 posti letto assegnati visto il carattere prevalentemente geriatrico della popolazione (208 anziani ogni 100 giovani). “Dopo Pasqua incontrerò la Direzione Generale della Asl e riporterà le istanze di questa riunione”- ha affermato il sindaco spiegando che chiederà alla Asl di attivare la conferenza dei sindaci. Non solo proteste ma anche proposte. Il sindaco di Campo Di Giove ha lanciato il modello di assistenza domiciliare in ambulanza. Si tornare a parlare di sanità ma senza sanitari né addetti ai lavori. Sicuramente ci sarà un ulteriore step in programma. Almeno si spera. Altrimenti si rischia di analizzare senza avere effettiva contezza delle problematiche reali.

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