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SULMONA – Va avanti senza indugio l’operazione legalità per gli inquilini delle case parcheggio ubicate sul territorio comunale di Sulmona. Per sette di loro, che avevano occupato con forza gli alloggi senza averne alcun titolo, è stata già avviata da tempo l’azione di rilascio degli immobili. Una procedura di sfratto divenuta ormai esecutiva che consentirà al Comune, al netto dei ricorsi, di tornare in possesso delle abitazioni per affidarle a quanti si trovano nelle condizioni di poterle occupare. Ma non è tutto. Nelle ultime settimane è scattata la fase due che prevede la notifica della diffida a quanti occupano le case parcheggio pur avendo un contratto scaduto. Gli inquilini, nel caso di specie, hanno perso i requisiti per la permanenza nelle abitazioni che vengono assegnate- ricordano da Palazzo San Francesco- per condizioni di urgenza o temporaneità. Tuttavia decine di utenti diffidati si sono già rivolti ad un legale per le istanze di sanatoria che non possono essere accolte. Nuove battaglie legali si prospettano per il Comune di Sulmona che procederà, in seguito, ad emettere provvedimento di rilascio dal momento che la diffida non ha un effetto esecutivo. A quel punto gli occupanti impugneranno l’atto davanti al giudice ordinario. In via Torta insomma cresce il malcontento. Nelle prossime ore i diffidanti si riuniranno per decidere il da farsi. E non manca qualche protesta dell’ultimo minuto. E’ il caso di un’anziana che è stata colta recentemente da ischemia e le sue condizioni di salute necessitano di un alloggio stabile e duraturo. “Un conto è occupare con forza una casa. Altro è che attenersi pedissequamente ai termini del contratto. Siamo stati sempre inquilini rispettosi e puntuali e non possiamo ritrovarci all’addiaccio dalla sera alla mattina”- protesta il figlio della donna ricordando che il Comune non dirama un avviso per le case popolari da almeno quattro anni. Vero è che la casa parcheggio ha carattere di temporaneità ma agli utenti va data pure la possibilità di rispondere ai bandi. Per questo nei mesi scorsi il Consiglio Comunale aveva approvato il nuovo regolamento, dando un taglio netto rispetto al passato. Trasparenza e legalità sono le parole chiave che scandiscono il percorso in atto a Palazzo. Resta l’emergenza abitativa. Per fronteggiarla, probabilmente, non basta una diffida.

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