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POPOLI – Avrebbe effettuato cento prelievi nell’arco di quattro anni per un valore complessivo di circa 83 mila euro. Il Tribunale di Pescara ha condannato ieri una 65 enne di Popoli, ex dipendente di Poste Italiane, alla pena di quattro anni e due mesi di reclusione per il raggiro ad una coppia di anziani del paese. Alla sbarra la donna ci era finita con la pesante accusa di peculato. Stando al quadro accusatorio è emerso che l’imputata, incassata la fiducia degli anziani clienti e approfittando della conoscenza consolidata negli anni, avrebbe cercato di agevolarli. Così, con grande soddisfazione delle incolpevoli parti offese, l’imputata si disse disponibile a prelevare ogni mese il rateo della pensione che poi lei stessa provvedeva, puntualmente, a consegnare alla coppia presso la loro abitazione. Solo che, ogni mese, l’imputata non si limitava a prelevare la pensione del mese in corso, ma prendeva di più e la differenza l’intascava lei. I conti erano due: uno intestato alla coppia e uno soltanto alla donna. E infatti, dalle indagini risulta che sarebbero stati prelevati 66mila euro dal libretto intestato alla sola donna, e 17mila euro da quello intestato ad entrambi i clienti. In tutto l’imputata avrebbe effettuato, come ricostruito dalle Poste e dall’inchiesta, ben 100 prelievi nell’arco dei quattro anni. Da qui la pesante condanna per peculato che sarà appellata.

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