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SULMONA – Meglio tardi che mai. La cicogna si è fatta attendere ma alla fine ha consegnato il suo tanto atteso fiocco azzurro, il primo del nuovo anno per il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale dell’Annunziata. E’ nato alle 19.30 dello scorso 3 gennaio il piccolo Kevin, un bel maschietto, di 3 kg 140. Con lui inizia una nuova annata per il reparto di maternità peligno che ha dovuto lottare negli ultimi anni con l’altalena di decisioni dall’alto per la sua sopravvivenza. A dare uno sguardo ai numeri la situazione non è così rassicurante perché nel secondo anno di pandemia si tocca con mano un ulteriore calo delle nascite. Si è passati dai 214 parti del 2020 ai 191 eseguiti nel 2021. Ma in un territorio complesso sul piano orografico il parametro aritmetico non può essere preso in considerazione. Nell’anno ormai trascorso il punto nascita si è confermato fondamentale per gestire le diverse emergenze come nel caso del parto in tre minuti in pronto soccorso che ha consentito ad una donna, con la dovuta e tempestiva assistenza, di portare al termine la sua settima gravidanza. Lo scorso mese di luglio ha inoltre debuttato il parto indolore, tramite epidurale, che permette alla puerpera di partorire senza patimenti. Un’attività non semplice da garantire per la carenza di anestesisti e di guardia ostetrica dedicata. La Regione ha blindato il reparto con il piano sanitario regionale, al vaglio del Ministero, che classifica Sulmona come nosocomio di primo livello. Ma ancora nessuna novità sul via libera che appare, a questo punto, non proprio scontato. Per Asl e Regione nel reparto salvato e sospeso si continua a nascere in tranquillità, nonostante i numeri pressocchè bassi, con gli standard di sicurezza che negli ultimi due anni sono migliorati. (a.d’.a.)

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