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SULMONA –  Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 48 enne di Pacentro, P.D., raggiunto nei giorni scorsi dalla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e dal divieto di avvicinamento per i maltrattamenti all’anziana madre. L’uomo, difeso dall’avvocato Luca Aceto del foro di Pescara, non ha avuto nulla da dire al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Marco Billi. Per lui la doppia misura cautelare è stata quindi confermata. Il provvedimento del Tribunale era scaturito dall’intervento dei Carabinieri della compagnia di Sulmona che lo scorso 23 settembre si presentarono a casa dell’anziana, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni di presunti maltrattamenti, riscontrando sulla stessa evidenti segni di percosse. La vittima, sentita a sommarie informazioni dai militari, ha riferito di aver ricevuto uno schiaffo al volto e di aver subito violenza in diverse occasioni senza alcun motivo. La stessa non si sarebbe mai recata in ospedale per il timore che il figlio la aggredisse con maggiore violenza. Non a caso non ha voluto sporgere denuncia querela. I Carabinieri hanno sentito alcuni congiunti che hanno riferito di sentire quasi ogni giorno le urla dei litigi, riscontrando sul corpo della donna lividi e segni di percorse. In un’occasione, addirittura, l’indagato avrebbe litigato con la madre perché non voleva che lei cucinasse per lui. Il 48 enne è stato quindi allontanato dalla casa familiare, con prescrizione di non farvi rientro né accedervi senza autorizzazione dell’autorità giudiziaria. Non potrà inoltre avvicinare la madre ai luoghi frequentati da quest’ultima, mantenendo una distanza di almeno 300 metri. L’uomo, interrogato dal giudice, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Anche se il suo legale ha annunciato ricorso al Tribunale del Riesame. (a.d’.a.)

 

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