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SULMONA – Approvati in zona cesarini dalla Giunta Comunale di Palazzo San Francesco entrambi i progetti esecutivi per l’esecuzione dei lavori alla scuola primaria “Lombardo Radice”. Una piccola luce in fondo al tunnel della burocrazia lumaca che per tre lunghi anni ha tenuto in “ostaggio” lo storico edificio scolastico tra progetti sbagliati, perizie e relazioni. Con il provvedimento adottato dalla Giunta si dà il via libera per l’approvazione del progetto esecutivo del primo lotto dei lavori, ovvero il miglioramento simico della palestra e delle zone accessorie, che dovrebbe essere concluso entro sei mesi per utilizzare una parte della scuola e consentire il trasferimento della popolazione scolastica ammassata tra l’ex Cescot e il confettificio. Si tratta di proseguire gli interventi iniziati per costruire una nuova ala in acciaio e muratura dopo la battuta di arresto sul fronte dei lavori di miglioramento sismico per il ricalcolo dei coefficienti di vulnerabilità. Tempi più lunghi per il secondo lotto, il cui progetto esecutivo è stato approvato sempre oggi dalla Giunta, che consiste nella demolizione del piano superiore e nell’eliminazione di una campata anteriore, ovvero l’abbattimento e la ricostruzione ex novo di una parte dell’edificio grazie al contributo della Regione Abruzzo di 1 milione e 100 mila euro, ai 500 mila euro del Comune e ai 250 mila dell’assicurazione, dopo l’incendio doloso del cantiere rimasto peraltro impunito. Il progetto in verità è stato rivisto perchè dall’indagine geologica è stata accertata un’accelerazione sismica più elevata che non consentiva di raggiungere gli standard di sicurezza. Ci sono poi i fondi per l’efficientamento energetico. Quella del Comune e dell’assessorato ai lavori pubblici è stata una vera e propria corsa contro il tempo per evitare di perdere il finanziamento regionale. “Non potevamo chiudere l’anno senza questa importante delibera”- commenta l’assessore Salvatore Zavarella ringraziando gli uffici per l’accelerata. Per Zavarella si tratta di un risultato centrato che si aggiunge all’elenco delle opere pubbliche da appaltare, la cui progettazione è stata approvata solo grazie al lavoro incessante del suo assessorato. Come per dire i fatti non sono voci. Ora però si spera di aprire il cantiere del primo lotto il prima possibile per iniziare la tanto attesa fase del graduale rientro in via Togliatti. Tra progetti sbagliati, incendi e perizie sono passati tre anni. Finora.

Andrea D’Aurelio

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