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SULMONA – “Avviare consultazioni mantenendo una Giunta figlia di Liberamente Sulmona, esperienza ormai fallita, non permette di affrontare la crisi in maniera chiara e sotto gli occhi della città cosi come sarebbe indispensabile in momenti così difficili per la vita amministrativa”. Lo affermano i civici di Palazzo San Francesco, ovvero Sulmona al Centro e democratici, in risposta alla nota del Pd che li aveva accusati di sgarbo istituzionale per aver rifiutato le consultazioni. “Restiamo sorpresi di come il PD, che pure annovera al suo interno uomini d’esperienza, sia ostinato nel difendere l’irragionevole scelta di non azzerare la Giunta e, da principale azionista di una maggioranza di ben 7 consiglieri, cerchi di veicolare un messaggio alla città secondo il quale la nostra richiesta sia uno sgarbo istituzionale. La nostra richiesta, in realtà, altro non è che la volontà di affrontare la grave crisi in modo trasparente ed alla luce del sole, evitando di lasciare spazio ad accordi sotterranei volti a conquistare il voto di qualche transfuga o al raggiungimento di un patto di desistenza con qualche forza d’opposizione che garantisca, con presenze o assenze strategiche, il galleggiamento di questa amministrazione. Avviare consultazioni mantenendo una Giunta figlia di Liberamente Sulmona, esperienza ormai fallita, non permette di affrontare la crisi in maniera chiara e sotto gli occhi della città cosi come sarebbe indispensabile in momenti così difficili per la vita amministrativa. Non azzerare la Giunta vuol dire invece perseguire altri obiettivi, come quello di strappare un consigliere alla minoranza con metodi che questa amministrazione aveva detto di voler combattere. Ci preme inoltre sottolineare che è l’intero Consiglio ad essere bloccato (la “maggioranza” non ha numeri per aprire le sedute) ed il provvedimento per il completamento del Liceo Classico verrà approvato solo grazie al gesto di responsabilità delle opposizioni”- scrivono i civici nella loro replica al Pd

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