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SULMONA – Parte dei servizi e ambulatori collocati nella palazzina degli ex comboniani in via Gorizia potrebbero trovare spazio nell’ultimo piano del distretto sanitario attiguo al nosocomio cittadino. La proposta è stata messa nero su bianco nei giorni scorsi, all’indomani dell’avviso pubblico diramato dall’azienda sanitaria che sta cercando locali da reperire sul territorio comunale al fine di svuotare le palazzine vecchie e fatiscenti. Una di queste è proprio quella di via Gorizia che risulta vulnerabile dal punto di vista sismico. Gli impianti elettrici ed idro elettrici sono obsoleti e non rispondenti alle norme. Non risultano adeguati alle norme anticendio, non è garantito il superamento delle barriere architettoniche e le attività sanitarie non rispettano i requisiti minimi strutturali ai fini dell’accreditamento. Lo stesso vale per la palazzina De Chellis, recentemente balzata alla cronache per i problemi relativi all’impianto di riscaldamento. Un vero e proprio “colmo” per l’azienda sanitaria che ora ha deciso di liberare le due strutture per superare le gravi criticità e garantire un innalzamento della qualità dei servizi offerti all’utenza. La ricerca di immobili alternativi non trova terreno fertile viste le condizioni previste nel bando, prima fra tutte la vicinanza e la prossimità con il presidio ospedaliero. Da qui la proposta “spuntata” dai piani alti del distretto sanitario che ha messo a disposizione l’ultimo piano della struttura attualmente vuoto e inoccupato. Altro immobile da prendere in considerazione è quello di S. Antonio che ospita già alcuni servizi Asl.

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