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“Per anni mi hanno detto che mi avrebbero aiutata a trovare una sistemazione ma oggi devo uscire da casa mia e dormirò per strada perché non so dove andare”. Sandra, l’inquilina del civico 8 della famigerata palazzina di via Avezzano, ha lasciato oggi la sua abitazione, dopo che si è presentata sotto casa l’ufficiale giudiziario con le forze dell’ordine per eseguire l’ordinanza di sgombero emanata dal Tribunale. Tra urla e qualche epiteto, la donna ha lasciato la sua casa sfogandosi davanti le nostre telecamere, annunciando che ora dormirà in strada davanti al Tribunale, venute meno tutte le soluzioni individuate. Ha posto in essere anche la protesta simbolica, posizionando sulla porta dell’ascensore condominiale la copertura del water con una serie di scritte. Nei mesi scorsi la donna ha ricevuto diverse offerte per una sistemata alternativa, tra cui un appartamento proprio di fronte casa. I lavori sulla palazzina inagibile erano stati deliberati all’unanimità dei presenti nell’assemblea condominiale. A fondamento dell’intervento vi è il degrado della struttura del fabbricato che lo pone ad alto rischio di pericolisità e vulnerabilità classe G. Anche la donna aveva votato quella delibera per poi fare un passo indietro, rappresentando le sue difficoltà economiche per le operazioni di trasloco e per il pagamento del fitto in altra abitazione, nonostante l’immediato supporto fornito da un geometra. L’inquilina è stata quindi diffidata nel momento in cui tutti gli altri condomini avevano lasciato il fabbricato, individuando altre sistemazioni e sostenendo somme per gli affitti. Si è quindi arrivati in Tribunale con il ricorso d’urgenza intentato dal condominio per la sussistenza di un “danno grave e irreparabile atteso che le opere di abbattimento e ricostruzione del fabbricato necessariamente dovranno essere ultimate entro e non oltre il 2023 per non perdere le agevolazioni fiscali”. Da lì reclamo della condomina, la nuova ordinanza del Tribunale che ha scaturito il provvedimento di sgombero, in attesa dell’udienza di merito fissata per luglio. Entro il prossimo mese il cantiere del superbonus dovrebbe essere allestito, onde evitare la perdita di tutti i benefici. Una vicenda che poteva avere un risvolto più sereno e meno traumatico visto che si è arrivati ad eseguire lo sgombero, fermo restando le spese dei fitti sostenute dagli altri inquilini della palazzina che hanno visto lievitare i costi proprio in questo arco temporale. Un avvio del superbonus tutt’altro che tranquillo.

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