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SULMONA – Mancava un’adeguata segnaletica, un sistema di ritenzione o dissuasione ottica. Per questi motivi la Regione Abruzzo è stata condanna dal giudice di pace dell’Aquila, Sonia Lustri, a risarcire un 52 enne di origine straniera, residente a Sulmona, per il sinistro che lo ha visto protagonista il 10 ottobre 2017. L’uomo, mentre percorreva a bordo della sua Mitsibishi la strada regionale 5 nel tratto tra Raiano e Pratola Peligna, impattava con un capriolo sbucato improvvisamente dalla vegetazione rendendo inevitabile l’urto. Sul posto intervennero i Carabinieri di Sulmona per i rilievi di rito. Il malcapitato automobilista inoltrò formale richiesta di risarcimento a Provincia e Regione fino a quando, non ricevendo risposta alcuna, si è ritrovato costretto ad intentare la causa davanti al giudice di pace. Il magistrato, tenendo conto della documentazione fotografica e della relazione dei militari, ha riconosciuto la condotta colpevole della Regione la quale-si legge nella sentenza- “non ha predisposto tutte quelle misure idonee ( ad esempio la predisposizione di adeguata segnaletica, sistemi di ritenzione o dissuasione ottica) ad evitare che la fauna selvatica possa arrecare danni alle cose o alle persone”. Da qui la condanna al pagamento di 3790 euro a titolo di risacimento del danno oltre alle spese legali liquidate in 1157,18 euro.  Il 52 enne è stato assistito dall’avvocato, Gianluca Lanciano. Dopo la storia dell’anziano risarcito dopo 14 anni e la protesta degli agricoltori davanti la sede del Parco, un’altra faccia della medaglia balza agli onori delle cronache, quella di una giustizia tutto sommato attenta alle necessità e alle doglianze del cittadino. (a.d’.a)

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