banner
banner

ALFEDENA – Troppo tempo chiuso in casa nella sua “cella” domestica. Una boccata d’aria in strada, con tanto di pausa sigaretta, proprio ci voleva. Un rituale irrinunciabile per un 63 enne di Alfedeva che ora dovrà rispondere del reato di evasione, per essere stato fermato dai Carabinieri, il 22 luglio 2022, a pochi centimetri dalla sua abitazione dove era sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Una curiosa vicenda per la quale il giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini, ha fissato l’udienza predibattimentale, come richiesto dal Sostituto Procuratore, Edoardo Mariotti. Una novità della riforma Cartabia. Si tratta infatti dell’udienza “filtro” nel corso della quale il giudice dovrà verificare se procedere con il dibattimento o emettere una sentenza di non luogo a procedere. Per la Procura quella sigaretta accesa e fumata in strada configura il reato di evasione, dal momento che il 63 enne si trovava agli arresti domiciliari per il reato di maltrattamenti in famiglia. In verità era finito dietro le sbarre nell’aprile dello scorso anno per aver attuato tutto il “repertorio” dell’uomo padrone: botte, offese, avance sessuali e maltrattamenti nei confronti della moglie e delle tre figlie minorenni. Vent’anni di vessazioni, stando all’accusa, che la donna denunciò dopo un faticoso lavoro di supporto. Il Gip sostituì a luglio la custodia in carcere con i domiciliari, allentando le esigenze cautelari. Durante il controllo dei Carabinieri il 63 enne fu sorpreso e fermato mentre fumava in strada. Da qui la citazione diretta della Procura per l’udienza di comparazione pre dibattimentale. Diversa la tesi sostenuta dalla difesa dell’uomo, rappresentata dall’avvocato, Alessandro Margiotta, secondo il quale il suo assistito era sceso a prestare soccorso ad una persona invalida che era in quel momento caduta. Nessuna evasione ma solo un gesto di prossimità che la difesa è pronta a documentare. Al giudice il compito di stabilire se l’accusa è solida per essere sostenuta nel corso di un processo.

Lascia un commento