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Una pioggia di petali delicatamente variopinti è scesa dalla cupola del Valadier, della Chiesa di Santa Maria del Suffragio, in onore del Santissimo Sacramento per la celebrazione del Corpus Domini. Un momento emozionante nel giorno in cui la comunità interparrocchiale del centro storico dell’Aquila, composta dalle parrocchie di S. Massimo, S. Marco Evangelista, S. Giusta e S. Francesco di Paola, ha celebrato il Corpus Domini, insieme a un gruppo di ragazzi del Centro storico e agli Scout Agesci L’Aquila 3. La pioggia di petali di fiori si carica di significato, scendendo dalla cupola che è simbolo del terremoto del 2009. Le drammatiche immagini del crollo, in diretta tv, della cupola della Chiesa del Suffragio, nota anche come Chiesa delle Anime Sante, fecero assurgere quel luogo a simbolo del terremoto. Oggi la Chiesa è diventata simbolo della ricostruzione del patrimonio artistico e sociale dell’Aquila. Dopo la riapertura della Chiesa del Suffragio, avvenuta nel 2018, finiti i complessi lavori di restauro per i crolli causati dal sisma, la cupola del Valadier è tornata al suo antico splendore, e i cornicioni sono tornati calpestabili e percorribili in sicurezza. Grazie ai lavori di consolidamento e al ripristino del ‘passamano’ istallato nel 1890, è ripartito il rito del lancio dei petali. Lo scorso anno il lancio era stato interrotto a causa della pandemia. Prima del restauro post sisma, a causa di alcuni cedimenti sul cornicione della cupola del Valadier, nel 1941 si interruppe questa consuetudine, che si richiamava probabilmente al rito che ogni anno si svolgeva dalla cupola del Panteon a Roma, nella celebrazione della Pentecoste e nella Basilica di S. Maria Maggiore ogni 5 agosto. Oggi la chiesa restituita al suo originale splendore, è tornata a accogliere i fedeli, i giovani e i primi turisti che hanno assistito, incantati, alla pioggia di petali di fiori dalla cupola del Valadier.

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