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Dopo il no della struttura d’accoglienza di Paterno, parte dei migranti sono stati spostati presso la frazione aquilana di Sant’Elia, in un ex albergo in via Collevernesco. Decisione che ha destato le polemiche della Lega dell’Aquila che  stamane si è organizzata con un sit in dinanzi il centro manifestando contro “la scellerata scelta d’inserire nel nostro territorio nuovi clandestini, con il rischio di positivi al Covid-19, che vagano indisturbati (come segnalano i residenti) nelle zone circostanti la struttura che li ospita. Continueremo a ribadire che l’Abruzzo tutto, con i problemi e le sventure degli ultimi anni, non è terra che ha bisogno di altre situazioni emergenziali alle quali far fronte. Il Governo si assuma le proprie responsabilità e chiuda le frontiere”.

Di contro, interviene Sinistra Italiana del capoluogo con Pierluigi Iannarelli che afferma: “solo bugie. In città si alza il livello di scontro sulla questione dei migranti. Non è vero che li sono stati ricollocati i migranti spostati da Paterno e Avezzano. Il centro di S.Elia, dice, non è altro che quello presente a Roio e lo spostamento è stato autorizzato dalla Prefettura e il Comune ne era a conoscenza. Per cui, nessun nuovo ingresso ma per la Lega la posizione rimane tale lo stesso”. Iannarelli ha minacciato pure di far intervenire la Procura contro dichiarazioni che lui giudica false.

I referenti della struttura d’accoglienza ‘La Rondine’, attiva dal 2015, affermano che i migranti ospitati in via Collervernesco 57, a Sant’Elia, provengono, in realtà, da un’altra struttura comunale, sita a Roio, in via Palitti 8/a. Il trasferimento è avvenuto il 17 agosto scorso. L’edificio è idoneo, e ci sono tutte le autorizzazioni delle autorità competenti, dalla Asl al Comune dell’Aquila. La struttura ‘La Rondine’ non ha accolto nessun nuovo migrante in questi mesi, né da Paterno né da altre località: ci siamo limitati alla normale gestione degli utenti già ospitati da tempo. L’ultimo ingresso in struttura, autorizzato dalla Prefettura, risale al 4 marzo scorso, più di 6 mesi fa. ‘La Rondine’ ospita, ad oggi, 32 migranti provenienti da Afghanistan, Pakistan, Libia, Somalia, Iraq, con diversa posizione giuridica, perfettamente integrati e avviati alle attività previste.

Insomma, se fosse vero sarebbe davvero una brutta pagina di campagna elettorale tanto che la struttura La Rondine sia sulla via della denuncia contro gli organizzatori del sit-in di stamane anche per il reato di procurato allarme per gli abitanti di Sant’Elia, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare, anche e soprattutto per i migranti ospitati.. Gli attivisti del Carroccio, inoltre, hanno sostato davanti alla struttura senza rispettare il distanziamento sociale e indossando la mascherina solo per la foto di rito diffusa col comunicato stampa.

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