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SULMONA – “Sono in un viaggio da fare molto importante. Ma le cose qui non sono andate a buon fine. In questo momento ho una difficoltà a gestire la situazione del mio soggiorno e il mio ritorno e ho bisogno di un prestito di 800 euro”. E’ il messaggio che diversi utenti, fra cui la nostra emittente televisiva, si sono visti arrivare via mail al proprio indirizzo di posta elettronica. E’ un chiaro tentativo di truffa che ha fatto insospettire più di una persona soprattutto perché il sito francese che entra nel sistema informatico e va a captare i dati ha scelto come vittima Cinzia D’Altorio, stimata e conosciuta Dirigente Scolastica, che ha lanciato l’allarme anche su facebook. “Dalla mia casella di posta elettronica è partito un virus. Non aprite”- ha avvisato la D’Altorio. E sotto al suo post una valanga di commenti. E’ accaduto nei giorni scorsi anche a un avvocato del foro di Sulmona. Il meccanismo è questo: si mandano tramite email dei messaggi contenenti richieste di denaro. Lo si fa a nome di una persona che non ne sa nulla. Destinatari della richiesta d’aiuto sono amici e conoscenti della vittima del furto d’identità. Il sito che entra nel sistema informativo e capta i dati, controlla la playlist, e comincia a mandare una serie di messaggi. Prima la richiesta di essere presi in considerazione. “Ho da dirti una cosa urgente ma ti prego di contattarmi via mail”- recita il primo messaggio. E già ci si insospettisce perché le questione riservate non si comunicano per posta elettronica. Poi quando l’utente risponde arriva il secondo messaggio con la richiesta di un prestito di 800 euro che sarà rimborsato tre giorni dopo il rientro della persona dal “difficile soggiorno”. Ma è chiaro che non c’è stato nessun viaggio e la vittima è ignara di tutto quello che accade anche perché l’email, che sembra vera, viene costruita ad arte. Abbiamo provato a stare al gioco e al terzo messaggio arrivano i riferimenti per pagare il prestito. Immediatamente è partita la segnalazione al centralino del 113 che già si è occupato di casi simili, uno avvenuto a Sulmona la scorsa settimana. La raccomandazione è quella di non rispondere e per le vittime di segnalare il caso alle forze dell’ordine ma anche la falsa mail da dove partono le richieste di prestito. Per truffare gli utenti ci si prova in tutti i modi. Questo è uno dei tanti ma anche il più semplice da intuire.

Andrea D’Aurelio

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