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POPOLI – Il virus colpisce nella quotidianità: chi sta dietro le quinte e chi sul fronte. Ne sa qualcosa l’operatore sanitario che presta servizio in un ospedale di Popoli, una donna originaria di un paese nel pescarese, che ha deciso di raccontare pubblicamente la sua storia sulla rete sociale di facebook. “Comprendo la vostra curiosità, comprendo la vostra paura nell’avere un caso di Covid 19 nel proprio paese e non conoscerne l’identità. Eccomi qui, quella persona sono io”- ha scritto l’operatore sanitario- “In molti già lo sanno, ma per chi non lo sapesse ho contratto il virus svolgendo la mia missione di aiuto del prossimo. Sono un’infermiera e tra i rischi del mio lavoro c’è anche questo. Mi ha presa in pieno, colpita e affondata. Il colpo è stato duro ma sto rispondendo bene, la mia situazione di salute è stabile, per fortuna. Volevo ringraziare tutte le persone che hanno avuto un pensiero carino per me. Mi avete fatto sentire meno sola. E volevo rassicurare tutte quelle persone che giustamente temono per la propria incolumità. Da operatrice sanitaria, da mamma, da cittadina ho rispettato strettamente tutti i decreti emanati fino ad ora. Quando ho visto che la situazione stava diventando complicata mi sono auto isolata. Uscivo solo per recarmi al lavoro; sono rimasta in casa e anche qui sono stata prudente con i miei familiari. In tanti mi avete contattata e sono sicura che in tanti avreste voluto farlo, quindi ringrazio di nuovo tutti per la solìdarietà che state mostrando nei miei confronti”. Una testimonianza che deve far riflettere un po’ tutti sul fatto che i contagiati non sono untori e non devono essere additati o isolati.

Andrea D’Aurelio

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