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SULMONA – Non solo detenzione di sostanza stupefacente ma anche spaccio e “rifornimento” per qualche coetaneo. Un 20 enne residente a Pratola Peligna è finito l’altro giorno davanti al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, dopo la richiesta di rinvio a giudizio depositata sul tavolo del Gup dalla Procura della Repubblica di Sulmona. Il giovane, noto alle cronache per il cosidetto “spaccio di famiglia” ( la Finanza nello stesso periodo aveva arrestato anche il fratello,ndr) , sarà processato con rito abbreviato come richiesto dall’avvocato, Stefano Michelangelo che ha sostituito l’altro giorno il difensore dell’imputato, l’avvocato Roberta Polce. I fatti risalgono al primo giugno dello scorso anno. I militari della Stazione Carabinieri di Sulmona avevano fermato un veicolo sospetto con quattro ragazzi a bordo, che transitava nel centro abitato di Pratola Peligna. All’esito della perquisizione veicolare, i militari avevano rinvenuto un pezzo di hashish del peso di circa 35 grammi che uno degli occupanti, un 21enne, aveva occultato all’interno del cruscotto. Di conseguenza il ragazzo era stato denunciato per la detenzione dello stupefacente, che, data la quantità, di certo non poteva ritenersi per uso personale. I successivi accertamenti, inoltre, avevano consentito anche di identificare il fornitore, l’imputato 20 enne, che era stato rintracciato presso la propria abitazione e trovato in possesso di ulteriori 60 grammi della medesima sostanza, già suddivisa in tre pezzi, materiale per il confezionamento e la somma in contanti di 140 euro in banconote di piccolo taglio, anch’essa sequestrata poiché ritenuta il provento dello spaccio di stupefacenti. Da qui l’arresto e la successiva inchiesta che ha portato la Procura a chiedere il rinvio a giudizio. Nella prossima udienza il giovane sarà processato con rito abbreviato.

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