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GORIANO SICOLI – Spuntano anche bocconi avvelenati e carcasse di animali selvatici, nell’area dell’Olmo di Bobbi, ricadente sul territorio comunale di Cocullo, che è stata interessata nell’ultimo periodo dalla “visita” dall’orsa Amarena e dei suoi 4 cuccioli. La notizia arriva dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise che ha fatto il punto della situazione sulla presenza dei plantigradi e sulla convivenza degli stessi con la popolazione. Al netto di polemiche e ricostruzioni talvolta al di sopra della realtà. Nell’area dell’Olmo di Bobbo sono stati potenziati i controlli dopo il sopralluogo e la bonifica della zona, da parte dei nuclei cinofili antiveleno dei Carabinieri Forestali. Negli ultimi giorni mamma orsa è stata monitorata e osservata a distanza dai Guardiaparco. Secondo il Parco i quattro cuccioli tra qualche giorno cominceranno il loro percorso in solitaria, salutando mamma Amarena. <<Se Amarena viene avvistata con meno cuccioli – spiega l’ente Pnalm- succederà presto, perché oramai sono grandi e non possono più rimanere con lei. Speriamo che questo però non ci porti a moltiplicare i problemi di abituazione per 5 orsi differenti. Era questo il motivo per cui l’altro anno abbiamo chiesto a tutti un passo indietro, evitando di passare giorni e giorni sempre addosso all’orsa con i cuccioli>>. Il Parco ricorda pure che <<Amarena è un’orsa confidente e ciò vuol dire che ha perso la sua naturale diffidenza nei confronti dell’uomo. Un orso confidente è un orso che ha subito un processo di abituazione all’uomo. L’abituazione è una risposta comportamentale che si osserva in molte specie animali, compreso l’orso. Amarena non scende nei paesi perché ha fame, ma lo fa perché confidente e, soprattutto, perché opportunista, come tutti gli orsi. Non avendo paura dell’uomo è perfettamente consapevole che in paese può trovare risorse alimentari di facilissimo accesso e tra l’altro molto ricche di proteine. Ma questo in alcun modo è causato, o correlato, dalla mancanza di risorse trofiche in Natura>>. Questo per chiarire che Amaranena non è “fuggita” dal Parco e se è scesa fino a Goriano c’è un motivo.
Andrea D’Aurelio

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