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COCULLO – Accesso civico al Ministero dell’ambiente e alla Procura della Repubblica sugli episodi di avvelenamento di Cocullo. A presentare l’istanza è stato il gruppo intervento giuridico dopo il rivenimento di ben 14 carcasse tra lupi, grifoni e corvi imperiali. Il GrIG chiede con forza l’inasprimento delle sanzioni in materia di utilizzo di esche e bocconi avvelenati e appoggia la proposta dell’Ente parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise di introdurre un divieto temporaneo di utilizzo dell’area dove siano stati distribuiti simili squallidi strumenti di morte – analogamente al divieto di utilizzo delle aree percorse dal fuoco – quale efficace deterrente. “La stragrande maggioranza di persone oneste, che vive e lavora sull’Appennino, non può e non deve esser ancora danneggiata da pochi criminali senza scrupoli”- commentano dall’associazione. Mentre va avanti l’inchiesta

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