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SULMONA – Il virus continua a fare breccia sul territorio e a coinvolgere, in modo importante, l’ambiente scolastico. Nelle ultime ore sono sette le segnalazioni di sospette positività che si riferiscono a studenti, tutte da mettere a referto nei prossimi giorni quando arriverà l’esito del tampone molecolare. Una di queste riguarda una giovanissima di Raiano, studente fuori sede. Tutte le altre, di cui una extra Asl, fanno riferimento all’Istituto d’Istruzione Superiore Ovidio dove salgono a 11 le classi in isolamento, di cui solo una  in sorveglianza attiva, sottoposta cioè al monitoraggio sanitario. Le altre sono state raggiunte da provvedimenti per lo svolgimento del tampone, in linea con la nuova normativa. Al di là dei tecnicismi, va rilevato che il contagio a macchia d’olio fa tornare l’allerta in Valle Peligna e per fermarlo bisogna recuperare la consapevolezza del rischio. A nulla giova pubblicare l’elenco delle classi interessate, scatenando l’inevitabile caccia all’untore. Dopo un lungo periodo pandemico il senso di rilassamento è pressoché inevitabile: accessi alle giostre anche senza green pass, passaggi di mascherina e abbracci senza distinzione di sorta.  Il Covid torna a dare la sua lezione che è quella di tenere alta la guardia, con i nuovi strumenti a disposizione, primo fra tutti il vaccino. E tra gli studenti positivi da accertare la maggior parte non sarebbero vaccinati. A richiamare tutti al buon senso è una docente del Polo Ovidio in una lettera che tocca le corde del cuore. “Tante classi in dad a titolo precauzionale sono troppo? Sì se si pensa che il Covid sia solo un’influenza. No se non si sono dimenticate le immagini delle camionette dell’esercito che portano via le vittime di un virus tanto subdolo quanto aggressivo e si cerca in ogni modo di evitare che ciò accada di nuovo”- scrive l’insegnante- “io ho paura del Covid e nel mio piccolo sto alle regole che la scienza mi ha dettato per evitare non solo di contagiarmi, ma soprattutto di essere un pericolo per gli altri. Chi Dirige le scuole deve adattare questo concetto al suo contesto. Non può agire per sé, ma per tutti e deve farlo rispettando delle regole. Lasciamo lavorare in pace chi deve prendere delle delicate decisioni, perché lo sta facendo per il bene dei nostri figli e per il bene dell’intera comunità”. La buona notizia per il momento è che tutte positività rilevate e da accertare non sono autoctone, cioè non si sono originate a scuola. Il nuovo focolaio comprende, infine, anche un gruppo di professionisti. I prossimi giorni saranno quindi decisivi per stabilizzare il quadro epidemiologico. (a.d’.a.)

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