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L’AQUILA – Scatta l’inchiesta penale sul suicidio nel carcere di Teramo di Jeton Bislimi il quale era finito in cella per il tentato femminicidio per gelosia della moglie a Capestrano (L’Aquila) colpita con dieci coltellate. L’indagine a mira a verificare se ci sono stati presunti errori nella gestione del giovane detenuto macedone che era stato rinchiuso nella speciale sezione riservata a coloro che hanno commesso reati contro donne o minori per fruire di una maggiore protezione contro i rischi di aggressione che i detenuti corrono vista la “legge” del carcere. Fermo restando che, come è noto, gli agenti penitenziari sono sotto organico a fronte del numero dei reclusi e, per solito, essi fanno ben oltre il dovuto con abnegazione. Gli stessi sindacati, che hanno manifestato dolore per la disgrazia, lo hanno denunciato più volte senza risultati reali. “È una vicenda drammatica”- commenta il legale dell’uomo.

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